I Sonetti 21-40

I sonetti in Italiano ed in originale

Sonetti 21-40

Scritti probabilmente fra il 1595 e i primi anni del 1600, i Sonetti di Shakespeare costituiscono uno dei grandi vertici della letteratura d’amore di tutti i tempi, rappresentano anche un momento centrale della produzione letteraria del grande drammaturgo inglese.

»»» Introduzione ai Sonetti
»»» Elenco completo Sonetti
»»» I Sonetti in Inglese, con audio lettura

Sonetti 21-40
  • Sonetto 21
    Sonetto 21

    «Io non sono come quella Musa ispirata alla poesia da bellezze artefatte».   Dopo aver esplorato nel sonetto precedente la natura della sua relazione con quella del giovane, il poeta torna ora al tema dell’immortalità. Non solo concede l’immortalità al giovane attraverso i suoi versi, ma…

  • Sonetto 22
    Sonetto 22

    «Lo specchio non mi convincerà che sono vecchio, finché tu e giovinezza avrete la stessa età».   Fino ad ora, i sentimenti del poeta sono saliti al livello dell’estasi; nel Sonetto 22, insinua – forse illudendosi – che i suoi affetti vengano ricambiati dal giovane. Egli…

  • Sonetto 23
    Sonetto 23

    «Come un pessimo attore in scena colto da paura dimentica il suo ruolo».   Sostanzialmente nel Sonetto 23 si paragona il ruolo del poeta come amante della timidezza di un attore sul palco. L’immagine del povero attore teatrale che perde nervosamente le sue battute è la…

  • Sonetto 24
    Sonetto 24

    «Il mio occhio si è fatto pittore ed ha fissato la tua bella immagine sul quadro del mio cuore».   Nel Sonetto 24 il poeta scopre “ove sia dipinta la tua vera immagine”, concentrandosi sul significato di “vera”  in contrapposizione alla falsità. Sonetto 24 Leggi e…

  • Sonetto 25
    Sonetto 25

    «Chi è in favore delle proprie stelle si vanti di pubblico onore e superbi titoli».   Nel Sonetto 25, che ha come tema la lotta della mortalità contro l’immortalità, il poeta si contrappone a coloro che sono “in favore delle proprie stelle”, il che implica che,…

  • Sonetto 26
    Sonetto 26

    «Signore del mio amore il cui merito ha legato in assoluta schiavitù la mia grande devozione».   Il Sonetto 26 introduce la lontananza del giovane dal poeta, sebbene la ragione di questa separazione non sia chiara. Le prime due righe del sonetto, “Signore del mio amore…

  • Sonetto 27
    Sonetto 27

    «Consunto da fatica, corro presto a letto caro ristoro al corpo distrutto dal cammino».   Il poeta si descrive come “Consunto da fatica” tentando di dormire. L’umore cupo annuncia una nuova fase nella relazione. Nelle prime quattro righe, il poeta paragona il suo stato d’animo a…

  • Sonetto 28
    Sonetto 28

    «Come posso ritrovare la mia pace se il ristoro del sonno mi è negato?».   Proseguono le immagini di assenza del sonetto precedente che mostrano il poeta in un punto di esaurimento emotivo e frustrazione a causa delle sue notti insonni passate a pensare al giovane.…

  • Sonetto 29
    Sonetto 29

    «Quando inviso alla fortuna e agli uomini, in solitudine piango il mio reietto stato».   Risentito per la sua sfortuna, il poeta invidia il successo artistico degli altri poeti e snocciola un impressionante catalogo dei mali e delle disgrazie della sua vita. La sua depressione deriva…

  • Sonetto 30
    Sonetto 30

    «Quando all’appello del silente pensiero io cito il ricordo dei giorni passati».   Il poeta ripete il tema del Sonetto 29, secondo cui i ricordi della giovinezza sono compensazioni inestimabili – non solo per molte delusioni e speranze non realizzate, ma per la perdita di amici…

  • Sonetto 31
    Sonetto 31

    «Prezioso mi è il tuo cuore per tutti i cuori che mancandomi consideravo come morti».   Il Sonetto 31 espande il sentimento espresso nel distico conclusivo del sonetto precedente: “Ma se in quel momento io penso a te, amico caro, / ogni perdita è compensata e…

  • Sonetto 32
    Sonetto 32

    «Se vivrai oltre la fine dei miei giorni quando sordida morte avrà sepolto le mie ossa».   Il Sonetto 32 conclude la sequenza dei sonetti sulla depressione del poeta per l’assenza del giovane. Sonetto 32 Leggi e ascolta Se vivrai oltre la fine dei miei giorni…

  • Sonetto 33
    Sonetto 33

    «Quante volte ho visto un raggiante mattino blandire le vette dei monti con occhio maestoso».   Il Sonetto 33 inizia una nuova fase dell’allontanamento reciproco tra il poeta e il giovane. La rottura può essere causata dalla seduzione del giovane verso l’amante del poeta, a cui…

  • Sonetto 34
    Sonetto 34

    «Perché mi promettesti una splendida giornata inducendomi ad uscire senza il mio mantello».   Il poeta parla di un sentimento completamente diverso di quello del Sonetto 33 . È perplesso e dolorosamente deluso dal giovane, la cui insensibilità distrugge ogni speranza di godere di un’amicizia affidabile.…

  • Sonetto 35
    Sonetto 35

    «Non ti angosciare più per quello che hai commesso: le rose hanno spine e fango le argentee fonti».   Mentre nel Sonetto 33 il poeta è spettatore, nel sonetto precedente e qui nel Sonetto 35, il poeta riconosce di aver contribuito ai misfatti del giovane. Sonetto…

  • Sonetto 36
    Sonetto 36

    «Lascia ch’io confessi che dobbiamo separarci anche se il nostro amore è un uno indivisibile».   Gli ostacoli all’amicizia tra il poeta e il giovane rimangono, ma il poeta non è più del tutto ingannato dal suo giovane amico. Tuttavia, sostiene ancora che il loro amore…

  • Sonetto 37
    Sonetto 37

    «Come un vegliardo padre si diletta alle giovani prodezze del suo vispo bimbo».   Il Sonetto 37, che fa eco al Sonetto 36, trasmette le emozioni di un genitore affettuoso e interrompe la modalità confessionale dei sonetti precedenti. Sonetto 37 Leggi e ascolta Come un vegliardo…

  • Sonetto 38
    Sonetto 38

    «Come un vegliardo padre si diletta alle giovani prodezze del suo vispo bimbo».   Come nel sonetto precedente, il Sonetto 38 contrappone il giovine egoisticamente lascivo e il poeta adorante e idealista. Il poeta sembra pietosamente incapace di contemplare la sua vita senza il giovane, che…

  • Sonetto 39
    Sonetto 39

    «Come posso cantare equamente i tuoi meriti se tu sei tutto il meglio di me stesso?».   Il Sonetto 39 costruisce un’ingegnosa variazione sul tema dell’assenza. Ironicamente, la separazione è fonte di ispirazione: “affinché con questa separazione io possa dare / quanto a te dovuto e…

  • Sonetto 40
    Sonetto 40

    «Prendi ogni mio amore, amor mio, sì, prendili tutti: cos’altro avrai di più di quanto avevi prima?».   Il Sonetto 40 inizia una sequenza di tre sonetti in cui il poeta condivide i suoi beni terreni e la sua amante con il giovane, sebbene solo al…

»»» Introduzione ai sonetti

Sonnets sono poesie d’amore dedicate in gran parte a un giovane amico e patrono del poeta (1-126) e a una donna dai capelli o dall’incarnato scuro di cui i due amici si contendono i favori (127-154). Ad essi è congiunto A Lover’s Complaint Lamento dell’amante (il sesso è imprecisato nell’espressione inglese come in quella italiana), dove è di scena una meschinetta sedotta con una lunga perorazione suasiva da un giovane rubacuori, quindi crudelmente abbandonata. Sicché l’“amante” del titolo sembrerebbe essere la donna, sebbene il poemetto contenga anche il lamento (falso) con cui il corteggiatore fa breccia nel cuore della poverina. Ciò conserva al titolo una dose di ambiguità.
Nell’ultimo decennio del 1500 si era avuta nell’Inghilterra elisabettiana una fioritura di raccolte di sonetti, inaugurata da Philip Sidney (Astrophel and Stella, 1591) e proseguita da Samuel Daniel (Delia, 1592), Thomas Lodge (Phillis, 1593), Edmund Spenser  (Amoretti, 1595) e altri. Sia la raccolta di Daniel che quella di Lodge facevano seguire a un gruppo di sonetti un componimento più lungo intitolato “complaint”, quello di Daniel nella stessa forma strofica (la “rhyme royal”) del Lover’s Complaint di Shakespeare. Gli Amoretti di Spenser erano anch’essi conclusi da un lungo poemetto, l’incantevole Epithalamion, in cui il poeta festeggiava le sue nozze con l’amata, felice conclusione dei suoi “amoretti”.

La raccolta shakespeariana, pur apparendo in ritardo, si adegua a questo modello, e la critica novecentesca è andata rivalutando A Lover’s Complaint come parte integrante del tragitto poetico disegnato nei Sonnets. Anche i dubbi sull’autenticità del Complaint, avanzati fin dal ’700, si sono via via diradati, davanti alla dovizia di riscontri con il linguaggio dell’ultimo Shakespeare. Perciò sarebbe opportuno offrire anche al lettore italiano la possibilità di leggere la più celebre raccolta di sonetti della letteratura europea insieme all’appendice con cui fu originalmente pubblicata. Censurare A Lover’s Complaint perché ritenuto inferiore o avulso dalla raccolta significa commettere un’operazione arbitraria, anticipando un giudizio che dopo tutto va lasciato al lettore. Solo così egli avrà in mano tutto il fascicolo dei problematici Sonnets. La chiusa d’incerta lettura e qualità non può esserne preventivamente estrapolata.

I sonetti in Italiano ed in originale

1 – 20 21 – 40 41 – 60
61 – 80 81 – 100 101 – 120
121 – 140
141 – 154
 

»»» Introduzione ai Sonetti
»»» Elenco completo Sonetti
»»» I Sonetti in Inglese, con audio lettura

PirandelloWeb