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William Shakespeare, attualità di un genio letterario
Di Giovanni Meucci. Indubbiamente le opere di Shakespeare scavano nell’interiorità e nelle passioni umane dando vita a veri e propri drammi di coscienza. I suoi personaggi sono spesso vittime inconsapevoli dei loro ruoli, della società, dell’inesorabile concatenarsi delle circostanze, fortuite o funeste che siano. da NOTE DI PASTORALE GIOVANILE Stratford …Per una lettura di Shakespeare – Il dramma della libertà
Di Davide Rondoni. E’ una cosa strana questo grandioso drammaturgo e poeta. Tutti d’accordo a dire che la sua forza sia nella capacità di rappresentazione dei caratteri umani. Ci sono zone d’ombra che solo noi – e confusamente – conosciamo di noi stessi, ed ecco che lui ce le ripropone. …Amleto: la tragedia del linguaggio e la grande modernità di Shakespeare
di Mattia Bonasia. “The Merchant of Venice”, una delle opere teatrali più rappresentate nei teatri di tutto il mondo, va letta almeno due volte. Infatti se ci si limita alla prima, si ha netta l’impressione di un forte antisemitismo. Alla seconda invece, mettendosi a leggere il testo tra le righe, …Il supremo teatro, il Dio Canzoniere: i sonetti di Shakespeare
Di Davide Rondoni. Per quanto 500 anni di letture e di analisi inseguano i Sonnets, i segreti sulla loro composizione non si eliminano. E ogni lettore leggendo queste poesie ha una grande chance per chiarirsi alcune questioni riguardanti il proprio modo di vivere l’amore, ma avrà una possibilità altrettanto grande di …Amleto un eroe moderno
Di Alberto Pellegrino. Oggetto di migliaia di analisi e interpretazioni, Amleto è uno dei grandi miti moderni per aver segnato il passaggio dell’Inghilterra dal medioevo all’età rinascimentale, per avere un protagonista che rappresenta il nuovo intellettuale borghese, l’uomo di Copernico e della Riforma, l’uomo con i caratteri tratteggiati da Machiavelli, …Macbeth: Follia, cupidigia e destino
Percorso didattico. Di Oscar Serino, Basilio Sciacca Opera teatrale composta presumibilmente a cavallo tra il 1605 e il 1608, il Macbeth è considerato l’ultima delle quattro grandi tragedie di William Shakespeare, al pari dell’Amleto, di Re Lear e dell’Otello. Due caratteristiche che la contraddistinguono dalle altre sono: da un lato …Shakespeare e la filosofia occulta del Rinascimento
L’estetica del colore nel Macbeth di Caroline Pagani Ut (Occulta) Philosophia Poesis Il mistero che avvolge l’identità di William Shakespeare è noto ed è stato molto discusso. Quel che è meno enigmatico è il fatto che egli sia stato immerso in quel clima storico-culturale di generale fermento e ‘rinascita’ che si suole …Shakespeare e l’armonia
Di Francesco Lamendola. Proprio quando la riflessione shakespeariana sull’uomo, sulle sue passioni distruttrici, sull’egoismo, la gelosia, l’invidia, la sete di potere, l’ingratitudine, sembra raggiungere l’acme, proprio a quel punto subentra, gradualmente e quasi impercettibilmente, l’aspirazione, se non proprio il senso, d’una ritrovata armonia da Accademia adriatica di filosofia “Nuova Italia” …“Sogno di una notte di mezza estate”: due trame che si snodano parallelamente
Di Cristina Biolcati. Il notturno, le atmosfere che precedono il sonno e la veglia, permettono di evadere, compiendo un salto nel fantastico. Poeta è chi sa attingere ai sogni e diffondere sogni, questa pare essere l’idea di base che sottende a tale opera. Una volta terminata la nostra avventura sulla …Analisi – Giulio Cesare. Shakespeare W.
Di Giangiuseppe Pili. Giulio Cesare è senza dubbio un’opera di grande spessore, da leggere e godere. Si tratta, come cercato di mostrare, di un’opera a suo modo atipica, per la centralità data alla storia e alle sue figure e alla politica ben di più che ai tormenti personali degli individui che …Il bardo Shakespeare e Mister B.
Di Umberto Eco. da “Il Corriere della Sera” del 9 gennaio 2003. “Un uomo di così scarsa cultura poteva essere soltanto un prestanome”. Shakespeare era per caso Shakespeare? è il titolo di un racconto che Umberto Eco ha scritto per l’Almanacco del Bibliofilo 2003, edito dalle Edizioni Rovello di Milano …Le origini di Romeo e Giulietta
Di Rebecca Luperini. Cè tanta Italia in Shakespeare: un amore che curiosamente tardò a essere ricambiato. Ancora nel ’700 il Bardo era poco noto da noi. Preceduta da libere versioni francesi all’origine di adattamenti musicali molto lontani dai drammi, come I Capuleti e i Montecchi di Bellini e Otello di Rossini e da entusiasmi …Shakespeare: i re del suo tempo
Da la soffitta incantata. Moltissimi lavori di Shakespeare hanno re o sostituti di re sotto forma di duchi o altri ruoli, rappresentano il senso di autorità, ma anche la domanda se un re è un buon re o un cattivo re. Ci sono molte di queste cose nel cuore delle …Eduardo De Filippo e La Tempesta di William Shakespeare
Di Tiziano Fratus. Nel 1983 Eduardo De Filippo ottuagenario consegnava la sua riscrittura de «La tempesta» di William Shakespeare all’Einaudi, per uscire poche settimane più tardi nella collana «Scrittori tradotti da scrittori». Eduardo aveva ricevuto un anno addietro la visita di Giulio Einaudi, che gli aveva proposto di tradurre una pièce …Michelangelo Florio Crollalanza, in arte William Shakespeare
Da Libre Associazione di idee. Nel 1927 un giornalista romano, Santi Paladino, con un articolo sul quotidiano “L’Impero” dal titolo “Il grande tragico Shakespeare sarebbe italiano”, affermò che il “bardo di Stratford” sarebbe stato il calvinista siciliano Michelangelo Florio (Michel Agnolo), figlio di Giovanni Florio e di Guglielmina Crollalanza. da …Re Lear – Saggio
Di Giangiuseppe Pili. «Re Lear» è la tragedia dell’amore tra giovani e vecchi. I giovani hanno bisogno dei vecchi, hanno bisogno della loro pazienza, della loro capacità di vedere le cose senza fretta, della loro pacatezza, del loro affetto. Ma queste virtù sono davvero dei vecchi? Spesso si scopre che …Riccardo III – Un’indagine sul male tra teatro, cinema e filosofia
Di Martina Raule. La grandezza dell’opera sta proprio nell’abilità del grande drammaturgo di creare un personaggio così profondamente cattivo ma allo stesso tempo così maledettamente affascinante: un istrione che con arguta ironia e crudeltà, sempre dissimulate con retorici e sfarzosi monologhi sulla nobiltà d’animo e sul suo essere altruista e generoso, …Shakespeare e Il mercante di Venezia
di Enrico Galavotti. “The Merchant of Venice”, una delle opere teatrali più rappresentate nei teatri di tutto il mondo, va letta almeno due volte. Infatti se ci si limita alla prima, si ha netta l’impressione di un forte antisemitismo. Alla seconda invece, mettendosi a leggere il testo tra le righe, …William Shakespeare il teorico del tirannicidio
Di Nicola Zotti. Shakespeare il narratore e il poeta popolare e di successo, trasmise al suo pubblico il sapore e la passione per la politica, la sua accessibilità e praticabilità, liberando le menti e abbattendo qualsiasi ostacolo culturale si frapponesse tra i borghesi inglesi e i loro propositi rivoluzionari. da …Suicidio e libertà negli eroi di Shakespeare
Di Luca Burzelli. È rintracciabile in alcuni protagonisti dell’opera del drammaturgo inglese il carattere eroico del suicidio: sono vicende di uomini in netta frattura con la società in cui vivono e che per questo scelgono di morire per far valere chiaramente il loro contrasto e il loro dissenso da essa. …L’antropologia spietata di Shakespeare
Di Gianpiero Menniti. Raccontare il teatro shakespeariano allo scopo di scoprire il segreto della sua perenne modernità impone una prova di coscienza: immergersi nell’abisso morale dei suoi personaggi per intuire la verità abilmente nascosta della loro ineffabile umanità. Solo così emerge una poetica che non ha modelli di comparazione, che …Shakespeare fratello d’Italia
Di Masolino D’Amico. Cè tanta Italia in Shakespeare: un amore che curiosamente tardò a essere ricambiato. Ancora nel ’700 il Bardo era poco noto da noi. Preceduta da libere versioni francesi all’origine di adattamenti musicali molto lontani dai drammi, come I Capuleti e i Montecchi di Bellini e Otello di Rossini e da entusiasmi …La femminilità in Macbeth: Lady Macbeth e le Sorelle Fatali
Di Gioia Nasti. Per Macbeth le Sorelle Fatali sono la realizzazione dei suoi desideri nascosti di potere ed ambizione, una sorta di giustificazione, come se egli fosse autorizzato a comportarsi in un determinato modo per “conformarsi” alle loro profezie. Secondo questa distorta interpretazione della realtà, Macbeth decifra le loro parole …Women of Will: L’evoluzione dei personaggi femminili nell’opera di Shakespeare
Di Altea Solari. Tina Packer nel suo Women of will, pubblicato da Vintage Books nel 2004, delinea in modo preciso e puntuale il percorso di cui parlo; lo divide idealmente in cinque atti, ognuno dei quali raggruppa una serie di opere con figure femminili assimilabili. da Soft Revolution Il teatro, ai tempi …Realtà e rappresentazione ne “Il racconto d’inverno”
Il rapporto problematico tra realtà e rappresentazione sta alla base del nocciolo drammatico de «Il racconto d’inverno». Lo si può affrontare da due diverse prospettive: in primo luogo, come rapporto gerarchico, per cui la realtà deriva dalla rappresentazione che se ne fa: in questo senso riguarda il teatro come mezzo, …La rappresentabilità dei testi teatrali shakespeariani
Di Goffredo Raponi. Sulla rappresentabilità dei testi teatrali shakespeariani come di materiale letterario ancora suscettibile di “ricreare Shakespeare nella parola parlata e nel gesto” la critica non ha indagato abbastanza. Si continua a tradurre Shakespeare per il teatro, su testi che di teatrale hanno ben poco, perché non sono gli …Interpretazioni politiche del Coriolano di Shakespeare
Di Stanley Cavell Una versione del presente saggio fu inviata alla professoressa Janet Adelman in occasione di un convegno su Shakespeare, da lei organizzato, da tenersi a Stratford-upon-Avon nel 1981. Io non fui in grado di prender parte a quel Congresso e, quindi, alle discussioni che vi ebbero luogo; ma …
Sonetti
Teatro
1590/1593 – La bisbetica domata
1590/1594 – La commedia degli errori
1590/1595 – I due gentiluomini di Verona
1593/1595 – Sogno di una notte di mezza estate
1593/1596 – Pene d’amor perdute
1594/1597 – Il mercante di Venezia
1598/1599 – Molto rumore per nulla
1599/1600 – Come vi piace
1599/1601 – La dodicesima notte
1599/1601 – Le allegre comari di Windsor
1602/1603 – Tutto è bene quel che finisce bene
1603 – Misura per misura
1607/1608 – Pericle Principe di Tiro
1609/1610 – Cimbelino
1611 – Il racconto d’inverno
1611/1612 – La tempesta
1613 – I due nobili cugini
La città di Stratford-upon-Avon, dove è nato Shakespeare nel 1564, è soltanto ad un centinaio di miglia da Londra. Questa vicinanza spiega il fatto che questo borgo, il cui nome significa “la strada che attraversa il guado”, fu il luogo fiorente di mercati, di fiere e di scambi, e dunque anche della peste, dalle cui epidemie fu decimato; per altro verso dalla capitale provenivano le compagnie ambulanti di attori protetti dalla regina o dalla nobiltà. Stratford era dunque il luogo di una fortuna mutevole, che segnò l’infanzia e l’adolescenza di Shakespeare.
William era il terzo figlio di John e Mary Shakespeare. Cinque dei loro otto bambini sopravvissero, e due di loro diventarono attori: William stesso ed anche il fratello minore Edmund (nato nel 1580), che lo seguì a Londra. Quando il padre si installò a Stratford, era guantaio, e vi comperò la casa di Henley Street, luogo di nascita del poeta. Artigiano rispettato, scala i livelli della notorietà fino a diventare baglivo (sindaco) della città, nel 1568.