Sonetto 131

Shakespeare. Sonetto 9

«Anche se sei così, hai la stessa tirannia
di chi è resa crudele dall’orgoglio d’esser bella». 

Il poeta illustra ulteriormente l’aspetto poco attraente della sua amante. La prima quartina continua il pensiero finale del sonetto precedente, che la Dama Oscura è “il più splendido e prezioso dei gioielli”.

Sonetto 131
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Anche se sei così, hai la stessa tirannia
di chi è resa crudele dall’orgoglio d’esser bella;
perché ben sai che per il mio cuore infatuato
tu sei il più splendido e prezioso dei gioielli.
Eppure, in verità, certi dicono vedendoti
che il tuo viso non ha nulla per far gemere l’amore:
io non sono così audace da dir che essi sbagliano
sebbene a me stesso io giuri che è un errore.
E per assicurarmi che non è falso ciò che giuro,
mille sospiri insieme sol pensando al viso tuo,
rapidi s’incalzano per dar testimonianza
che il tuo nero a mio giudizio è il più bel colore.
In nulla tu sei nera, se non nelle tue azioni
ed è per questo, penso, che nasce tal calunnia.

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Tuttavia, dopo queste quattro righe di apertura, il poeta riconosce che per altre persone l’aspetto della Dama Oscura è tutt’altro che adorabile. Sorprendentemente, dopo la prima quartina, in cui il poeta parla con certezza del suo amore per la sua amante, ora non è disposto a difenderla pubblicamente contro osservazioni diffamatorie sul suo aspetto. Parlando di quelle persone che sostengono che la Dama Oscura “non ha nulla per far gemere l’amore”, il poeta evita di sostenerla: “io non sono così audace da dir che essi sbagliano, / sebbene a me stesso io giuri che è un errore.”  Sembra soddisfatto che il suo amarla in privato sia più importante di quello che chiunque altro potrebbe pensare: “il tuo nero a mio giudizio è il più bel colore”. Come gli ultimi due versi del sonetto chiariscono, per lui solo le sue azioni sono nere, nel senso di oscuramente malevolo. Nonostante la sua consapevolezza del suo carattere morale basso, il poeta rimane infatuato di lei. La riga 14 mostra la sua riluttanza a criticare i suoi difetti morali.

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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)

Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture

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