«Vi è chi vanta la propria nascita, chi l’ingegno,
chi la ricchezza, chi la forza fisica».
Il poeta esamina il suo amore per il giovane con una vena più rilassata e meno urgente. Prima cataloga le diverse attività in cui le persone amano immergersi, poi ammette di apprezzare l’amore precario dei giovani più di qualsiasi altro sport o possesso che ha già elencato nella prima quartina; infine, conclude parlando del giovane: “e avendo te, di ogni vanto umano io mi glorio”.
Sonetto 91 Vi è chi vanta la propria nascita, chi l’ingegno, |
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Tuttavia, rimane dubbioso su qualsiasi futuro congiunto con il suo giovane amore: “sfortunato solo in questo, che tu puoi togliermi / ogni cosa e far di me l’essere più misero”.
Nel il distico finale del sonetto, questi versi mostrano quanto sia vulnerabile il poeta sottolineando il vuoto di cui il poeta ha tanta paura quando finalmente il giovane lo abbandonerà.
Sonnet 91 – In English
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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