Sonetto 102

Shakespeare. Sonetto 9

«È più forte il mio amore anche se par più debole,
io non amo di meno, pur se meno lo dimostro».  

Per giustificare il non aver scritto versi sul giovane, il poeta sostiene che proclamare costantemente amore per qualcuno sminuisce la genuinità dell’emozione.

Sonetto 102
Leggi e ascolta

È più forte il mio amore anche se par più debole,
io non amo di meno, pur se meno lo dimostro;
è oggetto da mercato quell’amore il cui alto pregio
è dal suo padrone ovunque decantato.
Era giovane il nostro amore appena in primavera
quand’ero solito festeggiarlo coi miei canti,
come Filòmela che cinguetta all’inizio dell’estate
e tace al giunger dei giorni più maturi:
non che l’estate sia meno bella ora
di quando i suoi mesti canti zittivano la notte,
ma perché musica indistinta grava su ogni ramo
e le dolcezze così confuse perdon di valore.
Perciò come Filòmela, io talvolta taccio
perché non voglio annoiarti col mio canto.

»»» Introduzione ai Sonetti
»»» Elenco completo Sonetti
»»» I Sonetti in Inglese, con audio lettura

Il suo tono è cauto perché rileva un cambiamento nei suoi sentimenti per il giovane: “È più forte il mio amore anche se par più debole, / io non amo di meno, pur se meno lo dimostro”.

Ricorda la formazione del suo rapporto con il giovane – piuttosto che lo stato attuale dell’amicizia; questo ricordo è ora l’unica fonte d’ispirazione per la sua scrittura e sottolinea quanto siano cresciuti gli uni dagli altri. Poiché si aspetta che il giovane sia indifferente, è fermo ma cortese quando si astiene dallo scrivere versi: “io talvolta taccio, / perché non voglio annoiarti col mio canto”.

Sonnet 102 – In English
»»» Sonetto 101
»»» Sonetto 103

Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)

Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture

»»» Introduzione ai Sonetti
»»» Elenco completo Sonetti

PirandelloWeb