«Quanto di te vede l’occhio del mondo
non manca di generosità che lo migliori».
Sebbene i nemici del giovane lodino il suo aspetto, nei loro incontri privati lo calunniano quasi del tutto.
Sonetto 69 Quanto di te vede l’occhio del mondo |
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In contrasto con la bellezza esteriore del giovane – “Quanto di te vede l’occhio del mondo” – con le sue azioni, il poeta, in una rara dimostrazione di indipendenza, critica il suo giovane amico. La sua tesi è ben fondata: poiché il giovane si associa a questi uomini sconsiderati e dispendiosi che lo calunniano alle sue spalle, deve assumersi i loro vizi.
Ricordando il Sonetto 54, in cui il poeta discute della bellezza e del dolce profumo delle rose, il poeta chiede al giovane perché non ha più il dolce profumo della rosa. Sorprendentemente, la sua stessa risposta è brusca e antipatica: “se quindi il tuo profumo discorda dal tuo aspetto / la colpa è nella terra che infesta la tua essenza”. Poiché il giovane si associa a persone poco raccomandabili, diventa lui stesso malfamato, più simile a un’erba puzzolente che a una rosa.
Sonnet 69 – In English
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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