
«Che tu sia biasimato non sarà tua colpa,
il bello è sempre stato bersaglio di calunnia».
Il poeta non riesce a mantenere la sua disapprovazione per il giovane, ma perdona senza dimenticare. Il giovane può incolpare solo se stesso per le voci diffamatorie su di lui.
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Sonetto 70 Che tu sia biasimato non sarà tua colpa, |
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Il poeta nota che la calunnia rende un tributo indiretto e non intenzionale all’innocenza, al fascino e alla bellezza del giovane: “Sperché l’invidia è verme che ama teneri germogli / e tu ad essa porgi un fresco fiore immacolato”.
Il vero problema del giovane, secondo il poeta, è che la sua natura moralmente ambigua lo rende vulnerabile alla calunnia; la sua bellezza virtuosa maschera un potenziale per abitudini viziose: “Se nessun sospetto oscurasse il tuo splendore, / tu saresti il solo a regnar su ogni cuore”. Il poeta fa appello alla vanità del giovane nella speranza di incoraggiare un comportamento retto.
Sonnet 70 – In English
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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)
Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture
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