Sonetto 109

Shakespeare. Sonetto 9

«No, non dire mai che il mio cuore è stato falso
anche se l’assenza sembrò ridurre la mia fiamma».  

Il Sonetto 109 inizia una sequenza di sonetti apologetici usando l’immagine del viaggio come metafora della riduzione dell’attenzione che il poeta dedica al giovane.

Sonetto 109
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No, non dire mai che il mio cuore è stato falso
anche se l’assenza sembrò ridurre la mia fiamma;
come non è facil ch’io mi stacchi da me stesso,
così è della mia anima che vive nel tuo petto:
quello è il rifugio mio d’amore; se ho vagato
come chi viaggia, io di nuovo lì ritorno
fedelmente puntuale, non mutato dagli eventi,
tanto ch’io stesso porto acqua alle mie colpe.
Non credere mai, pur se in me regnassero
tutte le debolezze che insidiano la carne,
ch’io mi possa macchiare in modo tanto assurdo
da perdere per niente la somma dei tuoi pregi:
perché niente io chiamo questo immenso universo
tranne te, mia rosa; in esso tu sei il mio tutto.

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Difende la sua assenza dalle accuse di infedeltà e indifferenza. Sotto il suo modo di scusarsi, si scorge un’affermazione di indipendenza dal controllo del giovane: “No, non dire mai che il mio cuore è stato falso, / anche se l’assenza sembrò ridurre la mia fiamma”. In altre parole, sebbene l’amore del poeta per il giovane non sia mai diminuito, sarebbe stato giustificato se lo avesse fatto.

Per tre volte il poeta dichiara che non importa dove possa viaggiare – sia fisicamente che nei suoi pensieri – tornerà sempre al giovane, perché costui è il suo alter ego. Questo tema dell’unità, che era un tema dominante nei sonetti precedenti, inclusa la frase “tu mio, io tuo” dal sonetto precedente, è espresso nelle frasi “la mia anima che vive nel tuo petto”, “Questa è la mia casa dell’amore” e “tu sei il mio tutto”. Tuttavia, questi sentimenti sembrano più risposte alle critiche del poeta che si è allontanato dal giovane che dichiarazioni di affetto sincere e improvvisate.

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Traduzione in Italiano di Maria Antonietta Marelli (I Sonetti – Garzanti editore)

Audio in Italiano – Lettura di Valter Zanardi dal canale YouTube VALTER ZANARDI letture

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